Dall’account del Comune di Palermo – Lavori pubblici apprendiamo una notizia importante circa l’edilizia sportiva della città.
Ricorderete come da anni, troppi anni, il Palasport di Fondo Patti sia inagibile a causa di un problema alla copertura che poi degenerò in una catastrofe gestionale. Da un intervento di ripristino di alcune migliaia di euro mai avvenuto, l’incuria e l’inefficienza amministrativa ci porta ai giorni nostri, in cui si sono rese necessarie somme nell’ordine dei milioni di euro.
Una vergogna che ha privato la città di Palermo di un’infrastruttura sportiva di assoluto spessore.
Per una seconda volta, dopo i tentativi del 2017, ripartono i bandi di gara per appaltare i lavori di ripristino del Palasport, del Diamante di Baseball e di altre infrastrutture sportive.
Vi lasciamo al contenuto pubblicato dall’Ufficio “Lavori pubblici”:
Partono i bandi di gara per il recupero degli impianti che consentiranno l’ampliamento dell’offerta sportiva della Città di Palermo e che contribuiranno alla riqualificazione delle periferie.
I progetti nello specifico riguarderanno il recupero del palazzetto dello sport e dello stadio di baseball di via dell’Olimpo, dove si potrà praticare anche il cricket. Partirà anche il primo lotto di lavori che interesserà la tribuna della piscina comunale.
Avviata la variante dei lavori che riguardano l’area verde attrezzata di parco Bonagia, in via della Giraffa che consentirà l’apertura di uno skatepark omologato per gare internazionali unico nella Regione Sicilia, consentendo alla Città di Palermo la possibilità di ospitare competizioni sportive.
Un impegno importante per il quale sono stati stanziati 17 milioni.
Stadio Renzo -barbera, Palazzetto dello Sport, campo di baseball, piscina, dimostrazione di come il comune non sia in grado di gestire gli impianti sportivi, è ora che si passi la mano.
Lo stadio potrebbe essere affidato completamente al Palermo Calcio, per gli altri impianti trovare sponsor che sappiano gestire le strutture e organizzare eventi sportivi e spettacolo di qualità.
Sarò brutale ma per quel che mi riguarda lo stadio andrebbe proprio abbattuto e trasferito in altra zona, se si pensa all’aspetto urbanistico. Quando fu costruito quella zona era campagna, adesso è soltanto una bolgia di cafoni il giorno della partita e prima o poi ci scapperà il morto perché le ambulanze non riusciranno a raggiungere l’ospedale.
@FF
Temo che se anche lo stadio fosse spostato altrove, i cafoni ci andrebbero sempre in copiosa quantità…
A mio modo di vedere bisognerebbe fare una bella metropolitana ( lungo l’asse stazione centrale-Mondello) con una fermata che in occasione delle partite avesse l’uscita, con i tornelli, direttamente dentro la struttura, per togliere i “tifosi” dalle strade (il traffico impazzisce, le macchine sono posteggiate pure sugli alberi, i residenti finiscono per essere prigionieri in casa propria) e per incentivarne l’uso, il giorno della partita il biglietto dello stadio dovrebbe fungere anche da quello per la metro e questo tanto per i rosanero che per gli ospiti che potrebbero raggiungere la stazione centrale o l’aeroporto per fare ritorno a casa senza intasare la città
Per quello ci sarà il tram, che dovrebbe passare da via del Carabiniere e da lì alla rotonda De Gasperi. Altro motivo per creare questa infrastruttura se quel demente di sindaco si volesse dare una svegliata anziché parlare ancora di catenarie 🙃
@FF Stadio nuovo oppure stadio ristrutturato il problema non cambia se la gestione rimarrà in mano al comune.
@Irexia in caso di ristrutturazione dell’attuale stadio, in viale del fante dovrebbe passare la linea A del tram (quella di via libertà per intenderci).
@ FF & Peppe G.
Ragazzi, lo so, che in zona correrà il tram, ma io penso ad una Palermo anche con la metro cui bisogna pensare non solo in caso di mancanza del tram: a San Siro c’è la metro lilla, ma a Milano i tram non mancano mica! Tram e metropolitana non sono equivalenti, la metro ha maggiore capienza di un tram e quindi toglierebbe più auto dalla strada, la metro farebbe “sparire” i tifosi, spesso coloriti e festosi se non vocianti e sovreccitati, e li farebbe “ricomparire”, incanalati, ai tornelli dello stadio senza interferenze con il resto della città, questo è il senso di quello che ho scritto nel precedente intervento
@irexia, sì, tram e metro son due cose diverse e andrebbero fatte entrambe. il tram per la capillarità, la metro per la distanza. se si pensa che dal politeama a mondello ci si metterebbe, in tram, 45 minuti, va da sé che l’unico mezzo veramente risolutivo per mondello è la metro. quanto allo stadio, lo lascerei dov’è e lo servirei, appunto, con mezzi pubblici come quelli di cui sopra. vietare l’uso della macchina durante le partite e intensificare le corse.
@ff, la catenaria è una scusa, così come le barriere. stanno prendendo tempo per non disturbare i finti ambientalisti e i neoestetisti della nostra provincialissima città. un’ignoranza profonda, radicata, inestirpabile. basti fare un giro per l’europa, dove i viali di platani sono tutti serviti da linee tram con tanto di catenaria. gli estetisti non si accorgono dei camion che scorrazzano sul lungomare, brutti e inquinanti. è più brutto un tram o è più brutta una fila disuv posteggiati sul marciapiede?
lascerei lo stadio dov’è per il fatto che sarebbe raggiungibile facilmente anche a piedi o in bici. se lo fai allo zen, la metà di quelli che ci andrebbero in bici rinuncerebbe (e non solo per a distanza…)
è il principio della densità. città più compatta e a misura d’uomo. uno stadio da cui si vede la città è più suggestivo. monte pellegrino è più bello da viale del fante che dalla lontana via lanza di scalea. dalla tribuna si vedono la santuzza e il castello utveggio. si può rifare lo stadio lì dov’è. un impianto più moderno, sicuro ed ecosostenibile.
Boh, a me lo stadio lì non convince considerato come si è evoluta quella zona. Spero che con il tram possa cambiare idea ma il concentrato di selvaggi che vedo il giorno della partita me lo fa odiare profondamente, sia guardando la piazza da un punto di vista meramente estetico sia pensando alla difficoltà di arrivare in ospedale nella speranza di non avere un’urgenza.
@punteruolorosso @FF, e perché no ad entrambe le cose?
Lo stadio Barbera è effettivamente ingombrante da un punto di vista urbanistico. Lasciamolo lì, ridimensioniamolo (come prima dei mondiali del ’90), destiniamolo ad altre attività e non solo sportive. Non sarebbe un sacrilegio.
Uno stadio nuovo, moderno, sicuro, ben servito, capace di accogliere la tifoseria di un Club che aspira ai massimi livelli (non sono un tifoso, ma me lo auguro comunque anche solo per campanilismo) possiamo farlo allo ZEN o anche in provincia.
Aggiungo: Ne gioverebbe anche Monte Pellegrino e la Santuzza. Salvata la facciata dello stadio, che credo si vincolata per essere un esempio di architettura coloniale (guarda un po’… proprio a Palermo!), la sovrastruttura che è stata realizzata per i mondiali del ’90 secondo me è un obbrobrio. Un vero e proprio ecomostro. Preferirei vedere una porzione più ampia del Monte.
@punteruolorosso
Ma anch’io penso alla metro con capolinea Mondello, non ho mica detto, né mai pensato, che la metro cui anelo debba fermarsi allo stadio! Io ho parlato di una fermata, non di un capolinea!
È un fatto che civiltà e progresso (che non coincide con crescita) vorrebbero che luoghi che chiamano grandi concentrazioni contemporanee di persone fossero raggiungibili tramite mezzi di trasporto collettivi, che siano anche capienti, veloci ed ecologici!
Punteruolo hai centrato un altro argomento: San Siro a Milano purtroppo non è affatto una “bella zona”: non di rado in occasione di eventi che ricoprono di auto posteggiate (anche sui marciapiedi e sulle aiuole) le strade, i proprietari delle stesse le ritrovano danneggiate e con i finestrini rotti… Temo che un Renzino Barbera allo ZEN potrebbe avere lo stesso risultato. Per fare sentire parte della città certi quartieri troppo spesso dimenticati, bisognerebbe fornire servizi, e non “non-luoghi” buoni solo per singoli eventi che, quando si spengono i riflettori, lasciano tanti rifiuti
@Irexia Dobbiamo necessariamente collocare le strutture di cui parliamo nella giusta dimensione. Parlo da non addetto ai lavori, in quanto non ho mai messo piede in uno stadio in vita mia. Va da se che comunque uno stadio non è “solo” per la città e per i cittadini che lo ospitano ma grava, o ci si aspetti che gravi, all’interno di un circuito extraterritoriale che muove tanti soldoni. Ergo ci sono tanti interessi in gioco e l’aspetto dell’interazione di uno stadio con la sua città a livello urbanistico non è proprio una priorità per chi ci mette i soldi. Uno stadio non viene costruito per sanare un quartiere. Non è suo compito e non è a mio avviso onesto aspettarsi un tale ritorno in termini di qualità della vita del cittadino. In tal senso, sia che la costruzione avvenga con fondi pubblici o per iniziativa privata, resta onere dell’amministrazione locale assicurarsi che venga tirato su nel migliore dei modi rispettando tutti i criteri imposti dalle norme e magari cercando anche di limitare al massimo ogni tipo di interesse terzo nella realizzazione.
Ciò detto, ritengo che una città possa anche decidere di non dotarsi di una strutture di questo tipo, scegliendo di restare al di fuori del detto circuito. Allo stesso tempo ritengo sia da imbecilli tenere in ostaggio la città anche solo poche volte al mese pur di accontentare una certa classe che se ne frega altamente dei cittadini sequestrati in casa o del pronto soccorso impossibile da raggiungere.